festival L'altra metà della musica

CONVEGNO: Le Compositrici. Ieri, oggi, domani


11 Dicembre 2018 - T R E N T O - Aula Magna Liceo "Rosmini"


Il Convegno è realizzato dall’Associazione Chaminade di Trento, grazie al contributo dell’Ufficio Pari Opportunità della Provincia Autonoma di Trento, della Fondazione Caritro e della Regione Trentino – Alto Adige/Südtirol.
L’ideazione e la direzione scientifica sono di Monique Cìola.
L’iniziativa è valida per l’aggiornamento del personale docente della scuola. Per iscrizioni scrivere, entro il 7 dicembre, a info@chaminade.it indicando nome, cognome, scuola di appartenenza e materia insegnata. A seguire verrà rilasciato un attestato con le ore effettive di frequenza.
Si ringranzia il Liceo "Rosmini" per l'ospitalità.


Il focus del convegno è quello di storicizzare la presenza delle donne nella musica, esponendo i risultati delle ultime ricerche in campo musicologico, e al contempo delineare la figura della compositrice d’oggi, con la testimonianza di personalità non solo italiane e con l’esecuzione di musiche contemporanee.


Apertura convegno |

ore 10.45

Momento musicale a cura del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio “F. A. Bonporti” di Trento
Classe di Canto Rinascimentale e Barocco di Lia Serafini



Bonporti Antiqua Ensemble

Il Seicento è un grande secolo per la musica italiana: molti importanti fenomeni della musica barocca occidentale hanno avuto origine in Italia. Tuttavia la stragrande maggioranza degli autori oggi noti è di genere maschile, pur esistendo una vasta produzione musicale al femminile legata in gran parte ai monasteri femminili, che solo da pochi anni è studiata, trascritta e proposta in concerto. Il breve concerto propone un itinerario nella produzione sacra di tre rilevanti compositrici del Seicento Italiano: ‘la Musa novarese’ Isabella Leonarda (1620-1704), che fu madre superiora nel convento delle Orsoline di Galliate (Novara); Francesca Caccini (Firenze, 1587-1640), la figlia di Giulio Caccini, che dal 1607 al 1627 fu a servizio dei Medici come cantante, insegnante e compositrice (con uno stipendio maggiore di tutti i musicisti al servizio dei Granduchi); Maria Saveria Parruccona (1652-1709), entrata a sedici anni nel Convento delle Orsoline di Galliate, dov’era attiva anche Isabella Leonarda.


Esecutori

Soprani: Federico Fiorio, Alice Fraccari, Serena Nardelli, Giulia Seganfreddo, Emma Stefani.
Contralti: Mariapia Bortolotti, Zoreslava Vynnyk.
Tenori: Mauro Cristelli, Federico Viola.
Bassi: Ervino Gonzo, Niccolò Porcedda;
Marianna Bisacchi, clavicembalo;
Roberto Gianotti, direttore



Saluti istituzionali

Monique Cìola, direttrice scientifica del convegno
Stefano Kirchner, dirigente del Liceo “Rosmini” di Trento
Assessore alle Pari Opportunità della Provincia Autonoma di Trento
Barbara Poggio, Prorettrice alle politiche di equità e diversità presso l’Università degli Studi di Trento



Prima sessione |

ore 11.20-13.00

Paola Ciarlantini

La composizione femminile: panoramica generale e prospettive presenti
A tutt’oggi, in Italia, sulla produzione compositiva femminile non esiste ancora un’adeguata divulgazione, sia in ambito scientifico, sia in altri ambiti, non ultimo, e importantissimo, quello scolastico. La Storia ci insegna che la creatività femminile in campo musicale è andata di pari passo con il contesto socioeconomico e con la condizione della donna: dalle rispettate sacerdotesse-cantatrici dell’Antichità, passando per le Trobairitz medievali, le nobildonne strumentiste e le cantanti-attrici del Rinascimento, le suore-compositrici dell’età barocca, le virtuose compositrici dell’Ottocento, etc., fino alla moderna figura dell’autrice formatasi in Conservatorio, la strada è sempre stata in salita, irta di difficoltà e, talvolta, condizionata da pregiudizi. Intensificare la ricerca, promuovere la musica femminile in concerti, creare conoscenza e reti collegate, in uno sforzo comune, resta l’unica strada possibile, come ci ha insegnato Patricia Adkins Chiti.


Vilma Campitelli

Compendium Musicae Flauta: repertorio universale per flauto di compositrici
Il Compendium Musicae Flauta è un nuovo catalogo appena pubblicato dove trovare informazioni sul repertorio flautistico scritto da donne provenienti dai cinque continenti (100 Nazioni) comprese nel periodo storico XVI e il XXI secolo. Il volume contiene 2.800 nomi e 15.000 titoli di opere le cui composizioni vanno da quelle per flauto solo fino ad ensemble di dodici strumenti oltre a formazioni solistiche con accompagnamento orchestrale, bandistico, vocali e corali. Il volume fornisce a tutti gli interessati (non necessariamente flautisti) indicazioni di un vasto repertorio musicale scritto da donne abbracciando diverse discipline in un contesto di ampliamento e di rinnovamento del repertorio flautistico e musicale.


Pinuccia Carrer e Barbara Petrucci

Teresa Agnesi, compositrice illustre nella Milano del ‘700
Teresa Agnesi (Milano 1720-1795) è dilettante per ruolo sociale ma non per sapienza compositiva; crea con padronanza tecnica opere teatrali, musica vocale da camera, musica per tastiera. La ricerca sistematica nelle biblioteche e negli archivi ha permesso di ricostruire la sua biografia, la fama contemporanea e postuma, il rapporto con l’ingombrante presenza del padre e della sorella Gaetana. La sua ricca produzione per tastiera riflette in modo originale forme e correnti stilistiche coeve. Agnesi entra a pieno titolo nella storia musicale dell’Europa settecentesca, illuminista e galante, che si può indagare anche attraverso l’analisi delle sue composizioni.


Teresa Procaccini

Una vita per la musica
Una lunga carriera di artista, quella di Teresa Procaccini, compositrice attiva e curiosa, il cui amore stendhaliano per la musica ha assorbito ogni fibra del suo essere; anche sotto il profilo didattico ha saputo dare moltissimo: se ne ricorda con affetto, ma anche con soggezione, l’estrema severità e precisione del suo insegnamento; così come sotto il profilo creativo, nel coniare un proprio stile, originale, spontaneo, attento all’aspetto “visivo e narrativo” dell’espressione sonora, con grande attenzione al mondo dell’infanzia e delle fiabe; e per finire, ma non ultimo, sotto l’aspetto di genere: donna compositrice in un’epoca ancora difficile – non che oggi sia facile – che vedeva nell’Italia del secondo dopoguerra soprattutto grandi uomini, compositori assoluti.



Seconda sessione |

ore 14.20-16.00

Irene Suchy e Clarisse Maylunas

MusicaFemina, uno spazio artistico a Vienna
Quale esempio di buone pratiche, viene presentata la mostra MusicaFemina, allestita a Vienna negli spazi di Schönbrunn nell’estate 2018. Attraverso una prospettiva storica e tematica, la mostra ha evidenziato il contributo sostanziale che le donne hanno apportato al campo della composizione. Clarisse Maylunas, scenografa e costumista, e Irene Suchy, musicologa e autrice, hanno concepito la sua presentazione all’interno di una sequenza di spazi scenici. Ai visitatori è stata data l’opportunità non solo di ascoltare ma anche di sperimentare l’ampia gamma di musica composta dalle donne attraverso i secoli, apprendendo le circostanze in cui la composizione era possibile, ma a volte resa impossibile, per loro. L’obiettivo principale del progetto MusicaFemina è stato la mobilità nazionale, creando accessibilità e pubblicità della composizione femminile attraverso i secoli con spettacoli, mostre, conferenze e una pubblicazione.


Colette Mourey

Il percorso di una compositrice: dall’atonalità all’ipertonalità
La compositrice francese Colette Mourey ha cominciato a lavorare sulla musica atonale con la sua insegnante Julien Falk, sviluppando un nuovo sistema musicale denominato “ipertonalità”. Tale sistema è basato sulle scale spiraliche (con ampiezze maggiori delle ottave), trasformando radicalmente la tecnica del contrappunto atonale. Ciò consente la reintroduzione di una “sonorità naturale” in un linguaggio contemporaneo, aiutando ad avvicinare la musica contemporanea al pubblico. Questo intervento testimonia il cammino di una compositrice e di una donna, condizione assai difficile, anche se si rivela essere la più bella, dal momento che tutti i compiti estremamente diversi di cui è piena la vita la spingono a unire costantemente intelletto e intelligenza del cuore, ragionamento e intuizione, logica e immaginazione, movimento e riflessione, creazione e tradizione.


Marina Giovannini

Figlie di un dio minore?
Nessuno può negare che le donne (l’”altra metà” dell’umanità) abbiano in ogni epoca dimostrato una grande passione ed una evidente inclinazione per le arti musicali. Allora perché ci sono stati trasmessi dalla storia così pochi nomi di musiciste influenti? Nel campo della composizione questo fatto è ancora più evidente che negli ambiti performativi. Si cercherà di analizzare, spassionatamente e possibilmente senza interferenze di tipo radical-femminista, il motivo di tale evidente disconoscimento della creatività musicale femminile (ma il discorso può essere facilmente applicato anche ad altri settori dell’arte).


Luisa Pachera

Elvira de Gresti di San Leonardo, una donna al confine tra due mondi
Elvira de Gresti di San Leonardo è stata una donna fuori del comune, ha scritto testi, composto musica e suonato le sue opere al pianoforte, è vissuta in piena autonomia tra il Trentino e la Lombardia come poche donne nate a metà del XIX secolo hanno potuto fare. Nella sua lunga vita ha attraversato con passo sicuro il confine tra mondi e culture diverse, tra tempi e spazi spesso contrapposti. Parlare di lei, della sua vita e del suo lavoro, non significa solo mettere in luce le sue doti di fine compositrice, ma anche dare valore alle scelte che le hanno permesso a realizzare i suoi sogni.



Terza sessione |

ore 16.30-18.00

Vilma Campitelli e Pinuccia Carrer

Fondazione Adkins Chiti: Donne in Musica
Storia della Fondazione che nasce nel 1978 come movimento creato dalla musicista e musicologa Patricia Adkins Chiti e diventa Fondazione Internazionale non-profit nel 1996. Promuove e sostiene compositrici e creatrici di musica di ogni nazionalità attraverso una propria rete di 27.000 autrici, esecutrici, didatte, musicologhe e ricercatrici in113 paesi tramite concerti, commissioni di lavori nuovi e grandi eventi in luoghi importanti con musiche di donne del passato e del presente. La sua missione è sancita nella Dichiarazione di Fiuggi in 32 lingue.


Angela Montemurro

Patricia Adkins Chiti: un ricordo personale
L’autrice ripercorrerà il rapporto tra lei e Patricia, sviluppatosi, dal 2003, nella crescita di stima reciproca, ma anche nella capacità di entrambe di vivificare di passione dialettica e di obiettivi irrinunciabili la propria connotazione artistica. L’autrice condurrà gli ascoltatori, attraverso il diario puntuale di lettere scambiate tra lei e l’amica, cadenzate da programmi di sala e “chiamate” per partiture, a condividere la ricostruzione di un periodo in cui tante compositrici ritroveranno parte della loro storia, oltre al senso della appartenenza ad un progetto etico, artistico, civile.


TAVOLA ROTONDA CON LE COMPOSITRICI CONTEMPORANEE

Laura Pettigrew, Teresa Procaccini, Colette Mourey, Marina Giovannini, Edewede Oriwoh, Paola Ciarlantini, Angela Montemurro
moderatrice: Monique Cìola


Quarta sessione |

ore 20.30-22.30

Concerto Ensemble Chaminade

Elisa Metus, oboe - Roberta Gottardi, clarinetto - Alessandro Valoti, corno - Oscar Locatelli, fagotto - Monique Cìola, pianoforte


L’Altra Metà della Musica

Esecuzione di dieci opere di dieci compositrici contemporanee da cinque continenti per cinque musicisti. Le musiche sono state selezionate grazie a due chiamate internazionali realizzate dalla Fondazione “Adkins Chiti: Donne in Musica” per l’Associazione Chaminade nel 2016 e 2017. Il programma è stato inciso nel mese di aprile 2018 grazie al progetto “L’Altra Metà della Musica” e verrà pubblicato nella primavera 2019. Il disco è dedicato a Patricia Adkins Chiti.


Soarings… on eagles’ wings, di Laura Pettigrew (CANADA)
Quintetto op. 130, di Teresa Procaccini (ITALIA)
Quintetto La Maestria, di Colette Mourey (FRANCIA)
ConVerse, di Wen Zhang (CINA), 1°esecuzione assoluta
Five Sketches, di Marilena Zlatanou (GRECIA), 1°esecuzione assoluta
Tangominiatures, di Adriana Isabel Figueroa Mañas (ARGENTINA)
Mind You Do, di Rae Howell (AUSTRALIA)
Ballet Simbad, di Agnes Bashir (GIORDANIA)
Play, di Edewede Oriwoh (NIGERIA) - (arr. Marina Giovannini), 1°esecuzione assoluta
Valse, di Dzintra Kurme-Gedroica (LETTONIA)


CURRICULA

Vilma Campitelli, flautista e concertista. Nata a Lanciano (CH) vanta nel suo curriculum un’intensa attività concertistica internazionale. Ha inciso cd, effettuato registrazioni radio-televisive e collaborazioni artistiche in campo teatrale. Il suo repertorio spazia dal classico al contemporaneo ed attualmente è impegnata in uno studio di ricerche e di esecuzioni su musiche di compositrici. È di recente pubblicazione un importante volume dal titolo “Compendium Musicae Flauta” (Edizione Smasher) sul repertorio flautistico di compositrici da tutto il mondo. Scelta dalla Fondazione “Donne in Musica” di Fiuggi (FR) per il progetto europeo WIMUST, ha conseguito da “studiosa residente” la qualifica di ricercatrice in campo musicologico ed esecutrice in campo della interpretazione musicale al fine di promuovere talenti, repertori e strategie per la piena applicazione della risoluzione Europea del 2009 per le pari opportunità in ogni Stato membro della Comunità europea. É titolare della cattedra di Flauto preso il Conservatorio di Musica “Giordano” di Foggia, sez. di Rodi Garganico.

Paola Ciarlantini, compositrice e musicologa marchigiana, ha studiato presso i Conservatori di Firenze e Bologna, diplomandosi in Pianoforte, Musica Corale e, con I. Vandor, in Composizione. Laureatasi in Lettere Moderne con A. Zedda all’Università di Urbino, è Dottore di ricerca in Italianistica. Ha all’attivo collaborazioni con i principali enti musicologici nazionali e oltre cento pubblicazioni. Dal 2001 ha collaborato attivamente con la Fondazione “Adkins Chiti: Donne in Musica”, nella doppia veste di autrice e musicologa. Nello stesso anno, è stata socia fondatrice dell’Associazione ARTEMUSI(C)A-COMPOSITRICI PER LE MARCHE, che ha presieduto fino al 2015. Ha insegnato Musica per il Cinema e Musica Vocale come docente contrattista presso l’Università di Macerata. È stata consulente musicale del Bicentenario leopardiano. Ha curato edizioni critiche di opere per il Teatro Pergolesi di Jesi. La sua produzione compositiva, in parte pubblicata (Bèrben, Edipan, Musik Fabrik, Da Vinci Editions) e spesso incentrata sulla voce e sulla teatralità, è stata premiata in concorsi ed è eseguita in rassegne e festival. È socio effettivo dell’Accademia Marchigiana di Scienze, Lettere ed Arti. È presidente dell’ARiM-Associazione Marchigiana per la ricerca e la Valorizzazione delle fonti musicali. È docente ordinario di Poesia per Musica e Drammaturgia Musicale: dopo aver insegnato nei Conservatori di Trento-Riva del Garda, Bari e Adria, lavora attualmente presso il Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila.

Marina Giovannini (1959) è nata e vive a Trento. Ha studiato Pianoforte Composizione, Musica Corale e Direzione di Coro diplomandosi presso i Conservatori di Trento e Verona. È laureata in Lettere Moderne presso l’Università di Trento, dove ha conseguito anche il Dottorato di ricerca in Scienze della Musica. Si è perfezionata nella composizione con Salvatore Sciarrino. È attiva come compositrice, in particolare di musica da camera, corale e per strumento solista. Suoi brani sono stati eseguiti in Italia e all’estero e trasmessi dalla Rai, per cui ha anche ripetutamente collaborato per la composizione e la registrazione - come solista, in gruppo e come conduttrice - di numerose colonne sonore per sceneggiati radiofonici. Ha lavorato nel campo della divulgazione, come redattrice per riviste culturali e quotidiani e come ideatrice e conduttrice di numerosi cicli di trasmissioni radiofoniche a carattere musicale per la sede Rai di Trento in qualità di programmista-regista.

Clarisse Maylunas ha studiato presso l’Università di Belle Arti di Vienna nelle classi di Lois Egg e Erich Wonder, scenografia e architettura e costume storico. Attualmente insegna al MDD - l’Università delle arti dello spettacolo e della musica e il Seminario Max Reinhardt a Vienna. L’esperienza di Maylunas comprende premi internazionali di produzioni di musica da teatro, opera, balletto e danza contemporanea di compositori come Otto M. Zykan, H. K. Gruber, Giorgio Battistelli, Kurt Schwertsik, Christian Muthspiel, Dieter Kaufmann, Gerd Kühr o Claude Michel Schoenberg e altri. Le sedi includevano l’Opera di Stato di Vienna, l’Opera di Graz e produzioni internazionali a New York, Amsterdam, Roma, Berlino, Parigi, ecc. Ha collaborato con Karl Welunschek, Elena Tschernischowa, Hans Hoffer, Hans Eschberg, Liz King, Elio Gervasi o Ismael ivo.

Pianista, didatta e compositrice, pupilla di Nino Rota, Angela Montemurro è allieva di Marvulli, Zecchi, Agosti, Zadra. Studia composizione con Armando Renzi, da cui mutua l’inclinazione per la musica sacra. È autrice di brani strumentali, vocali e per solisti e orchestra. Le trascrizioni realizzate per Uto Ughi, registrate nel disco Ughi e il suo Violino Romantico, sono eseguite in Italia e all’estero. Per il Festival Verdi 2011 di Parma realizza la trascrizione del Requiem di Verdi per 4 voci e due pianoforti, eseguita a Roma, a Padova, al Festival di Jesi, a Casa Verdi, a Chicago, Parigi, Russia, e nel Duomo di Milano in omaggio al Cardinale Martini. Il disco Vientos e Cuerda, con i suoi Dialoghi di Dulcinea e Sancho Panza, per orchestra di flauti, ottavino, flauto contrabbasso e voce recitante, è presentato da Radio Vaticana. Compone l’opera lirica in barese Le rizz sò cchine, su testo di Alberto Rubini. Ha insegnato pianoforte nel Conservatorio Piccinni di Bari. Annovera tra gli allievi Alessio Bax, Premio Leeds 2000. È Presidente di Parnaso Donne in Musica. Nel 2014 conquista il Guinness World Record con un brano trascritto per 18 pianisti che suonano su un pianoforte solo.

La francese Colette Mourey è una chitarrista, docente di musica, ricercatrice in musicologia e compositrice nata nel 1954. Ha studiato musicologia alla Sorbona sotto la guida di Edith Weber, acquisendo l’abilitazione per l’insegnamento. Chitarrista classica, allieva dell’uruguaiano Oscar Caceres, è anche pianista. Come docente, insegna composizione, estetica e didattica della musica all’Università di Franche-Comté e alla scuola superiore magistrale. È autrice di numerosi libri di musicologia e didattica. Ha visto numerosi Primi Premi internazionali (“Music and Earth”, 2012), tre Grand Prizes della Fondazione IBLA (2012, 2013, 2014) e le selezioni della Fondazione “Adkins Chiti – Donne in Musica” con le opere “Abacus”, “Quintetto La Maestria” e “3 Variations sur l’Hymne Européen”.

Scrittrice e giornalista, Luisa Pachera è nata e vive in Trentino. Ha iniziato a scrivere nel 2000 durante un lungo periodo trascorso con la famiglia in Germania, da allora ha dato alle stampe numerose opere di genere diverso, tra le quali spiccano i romanzi “Vollmilchschokolade”, “Mergellinapils”, “La tela di Blondie” e “Tutti i cieli del firmamento”. Durante la stesura della biografia La marchesa Gemma Guerrieri Gonzaga nata de Gresti di San Leonardo ha avuto modo di avvicinarsi all’opera di Elvira de Gresti, zia e madrina di Gemma. In questo frangente è nata l’idea di approfondire la conoscenza della musicista trentina e di divulgarne l’opera con la produzione del volume Elvira de Gresti di San Leonardo che ha visto la collaborazione del Conservatorio Bonporti di Trento e del Comune di Ala. Negli ultimi dieci anni ha scritto per il teatro numerosi testi a carattere civile e storico che sono stati messi in scena con successo e sono stati insigniti di premi e riconoscimenti pubblici.

Barbara Petrucci è nata a Roma. Ha studiato in Italia e in Austria. I suoi maestri sono stati la pianista Delia Pizzardi, i clavicembalisti Emilia Fadini e Gordon Murray, il musicologo Claudio Gallico. In oltre trent’anni di attività ha suonato come solista e continuista al clavicembalo e al fortepiano in tante città d’Europa, negli Stati Uniti, in Argentina, in Brasile, in Turchia, nello Yemen e in produzioni per radio e televisioni italiane e straniere; ha inciso vari CD dedicati al Settecento francese e italiano. Il suo repertorio spazia dagli autori italiani del tardo Cinquecento fino agli ultimi rappresentanti della letteratura settecentesca, soprattutto francese, estendendosi al periodo di transizione dal clavicembalo al fortepiano. Ha pubblicato articoli e recensioni su quotidiani e riviste di settore. Tiene seminari e corsi di perfezionamento sul repertorio pre-classico solistico e da camera. Da tempo si occupa di donne musiciste: ha realizzato per conto della Provincia di Milano importanti produzioni sulle compositrici lombarde. Dal 1982 è docente di clavicembalo nei conservatori italiani e dal 1994 è titolare della cattedra al Conservatorio “N. Paganini” di Genova, dove insegna anche tastiere storiche e basso continuo.

Pinuccia Carrer è docente di Storia della musica al Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Le pubblicazioni sono inerenti in particolare al repertorio settecentesco e alla storia musicale al femminile. Ha creato la base dati online Presenze femminili nel Fondo Noseda della Biblioteca del Conservatorio di Milano e collaborato a Gli archivi delle donne. Fa parte del Comitato d’onore della Fondazione Adkins-Chiti: Donne in musica e del RILM-Repértoire International de Littérature Musicale. Pinuccia Carrer e Barbara Petrucci hanno avuto una comune formazione come allieve di Emilia Fadini al Conservatorio di Milano e hanno entrambe studiato con Francesco Degrada. Insieme hanno pubblicato per “L’Oca del Cairo” di Parma l’edizione critica dell’opera tastieristica di Teresa Agnesi e il libro Donna Teresa Agnesi compositrice illustre (Genova, San Marco dei Giustiniani 2010), prima biografia completa dedicata alla musicista milanese, alla quale dedicano da anni scritti, incisioni, lezioni, concerti.

Teresa Procaccini è autrice di una vasta produzione (251 lavori) che comprende opere liriche, sinfoniche, da camera, per banda, symphonic band e didattiche, eseguite in Italia e all’estero. Diplomata in pianoforte, organo (con F. Germani) e composizione (con V. Mortari), ha diretto negli anni 1971 e 1972 il Conservatorio “U. Giordano” di Foggia e sino al 2001 ha insegnato composizione al Conservatorio “S. Cecilia” di Roma. Premiata in concorsi nazionali ed internazionali, le sue composizioni sono edite da Sonzogno, Edi-Pan, Bongiovanni, Carisch, Curci, Zanibon, Leduc, Seesaw, Rugginenti, Scomegna, Wicky, Berbèn, Pizzicato Helvetia, Carrara, Eleutheria. Notevole la produzione musicale per ragazzi edita da Edi-Pan. Ha scritto commenti musicali per il teatro e per la RAI. Quasi tutte le sue composizioni sono incise su dischi Edi-Pan, Bongiovanni, Edizioni Paoline, Electrecord, Rugginenti, AB BIS Nuova Era Records, Scomegna, Lira Classica M.A.P., Altarus Records, La Bottega Discantica, A.M.Songs & Music, SUONARE Records, ARS PUBLICA, Crystal Records. Si è dedicata con successo all’organizzazione di concerti e per circa 40 anni è stata Direttore artistico dell’Associazione “Amici della Musica” di Foggia. Ha ideato la Rassegna itinerante “Compositrici di ieri e di oggi”. È spesso invitata a far parte (quale Presidente o componente) di Giurie di concorsi nazionali ed internazionali e come relatore di Convegni musicologici.

Irene Suchy, PhD of Philosophy e Master of Arts, ha studiato musicologia e letteratura tedesca, pedagogia musicale e violoncello all’Università di Vienna e mdw - Università di arti dello spettacolo e musica, nonché Ochanomizu Women’s University of Tokyo. Tra le varie docenze, insegna musica di genere al KUG - Università delle Arti di Graz e al Mozarteum di Salisburgo. Nelle sue mostre passate si è concentrata su temi politici e artistici, come la “Staatsoperetten Kunstverstörungen” - sull’atmosfera politica in Austria per quanto riguarda gli scandali artistici negli anni ‘70 - e “Schmuck im Salon” - l’arte della gioielleria contemporanea. Irene Suchy è una distinta autrice di libri di storia contemporanea e musicologia incentrati sul genere, la musica proibita e la storia durante il regime nazista. È stata onorata dalla Repubblica d’Austria e dalla città di Vienna tra numerosi premi e riconoscimenti per il suo lavoro di scrittore, radio-giornalista e storico culturale.

All’interno del Conservatorio di Trento è attivo il Dipartimento di Musica Antica, cui afferiscono illustri personalità nel campo della prassi esecutiva e dell’esecuzione storicamente avveduta. Uno degli scopi del Dipartimento è infatti formare giovani musicisti e cantori specializzati nella prassi esecutiva della musica dei secoli compresi tra il Rinascimento ed il Barocco. All’interno del Dipartimento si svolge perciò un’intensa attività di musica solistica e da camera con il gruppo Bonporti Antiqua Ensemble. Come cantori solisti e nel coro sono coinvolti in particolare gli studenti della Classe di Canto Rinascimentale e Barocco di Lia Serafini, inoltre collabora la clavicembalista Marianna Bisacchi. La direzione e la concertazione sono in capo al coordinatore del Dipartimento Roberto Gianotti, che da diversi anni cura e realizza alcune produzioni artistiche del gruppo.

Marianna Bisacchi, fiorentina, ha studiato pianoforte al Conservatorio della sua città sotto la guida di Maria Tipo e Alessandro Specchi, diplomandosi con il massimo dei voti, lode e menzione. In seguito, si è perfezionata con Konstantin Bogino per il pianoforte e con Maureen Jones e Dario De Rosa per la musica da camera. Interessata alla prassi esecutiva barocca, ha frequentato la classe di clavicembalo del Conservatorio di Trento; tra i suoi insegnanti si ricordano F.M. Recchia, G. Di Meo, F. Braga e A. Marcon. Ha poi approfondito gli studi con C. Astronio. Come clavicembalista ha partecipato a corsi e masterclass tenute da G. Murray, A. Staier e A. Lawrence-King. Ha collaborato come clavicembalista accompagnatrice ai corsi estivi dell’Accademia di Musica Antica di Bolzano. Ha suonato per varie società concertistiche tra cui il Copenhagen Summer Festival, l’Autunno Musicale di Como, la Società di Musica da Camera di Bologna, il Gonfalone di Roma. Ha effettuato registrazioni e dirette radiofoniche per RAI3. Vincitrice del concorso ministeriale, è docente di musica da camera al Conservatorio di Verona.

L’Ensemble Chaminade nasce espressamente con il progetto “L’Altra Metà della Musica” per studiare, incidere e divulgare il repertorio di musiche contemporanee di compositrici. Fondato dalla pianista trentina Monique Cìola, raccoglie immediatamente le adesioni di altri quattro musicisti italiani, che condividono l’entusiasmo di creare un laboratorio di ricerca ed esecuzione di musiche nuove. Pur non avendo ancora raggiunto il primo anno di attività, l’Ensemble Chaminade ha già realizzato una decina di concerti nel Nord d’Italia promuovendo ben dieci opere in 1° esecuzione assoluta. Il quintetto, composto da quattro fiati con il pianoforte, raccoglie e valorizza le competenze ed esperienze internazionali di ciascun elemento, esaltate da una comune gioia nel suonare.
Laureta con il massimo dei voti al Conservatorio di Udine, Elisa Metus (oboe) ha conseguito un master in orchestra la ZHdK di Zurigo (Thomas Indermühle) e un master performance presso l’Università della musica di Losanna (Jean-Luis Capezzali). È stata solista con l’orchestra Musikkollegium Winterthur e Primo Oboe presso l’Orchestra Giovanile “Cherubini” e la Erzgebirgischen Philharmonie Aue. In seguito alle idoneità conseguite, collabora con diverse orchestre: Tonhalle (Zurigo), “Haydn” di Bolzano e Trento, Teatro Regio di Torino, Arena di Verona, Maggio Musicale Fiorentino, Malaysian Philharmonic Orchestra. Fa parte del Colibrì Ensemble.
Gli interessi di Roberta Gottardi (clarinetto) spaziano dalla musica del tardo barocco, eseguita con strumenti storici, fino a quelle di oggi, alle quali si dedica sia come solista che in ensemble. Interprete di riferimento per lo spettacolo di teatro musicale “Harlekin” di Karlheinz Stockhausen, concepito per un unico clarinettista-danzatore-mimo, ha collaborato tra gli altri con Kagel, Sciarrino, Battistelli, Fedele, Cifariello Ciardi. È docente di clarinetto al Conservatorio di Bolzano.
Diplomato presso l’Istituto “Donizetti” di Bergamo con Massimo Capelli, Alessandro Valoti (corno) vince il Premio Majr 2006. Ha studiato presso l’Hochschule für Musik und Theater di Zurigo con Radovan Vlatkovic. Collabora e ha collaborato con varie formazioni orchestrali italiane e europee: Filarmonica del Festival Pianistico di Bergamo e Brescia, Orchestra Giovanile “Cherubini” di Piacenza, Orchestra Mozart di Bologna, Orchestra sinfonica "Donizetti" di Bergamo, Orchestra “Filarmonia Veneta”, Orchestra "Verdi" di Milano e Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Nel 2007 fonda il Quintetto di Fiati “Orobie” con cui ha vinto numerosi premi internazionali.
Oscar Locatelli (fagotto) si laurea con Alberto Ovidio Danzi all’Istituto “Donizetti” di Bergamo. Nel 1995 studia a Salisburgo con i Wiener Philharmoniker e l’anno seguente è in Russia alla Vladivostok Symphony Orchestra come Primo Fagotto Solista e docente presso il Conservatorio locale. Dal 1997 al 2000 lavora negli U.S.A. con la Seattle Symphony Orchestra, Seattle Opera e Tacoma Symphony Orchestra. Ha seguito corsi di Direzione e Concertazione con i Maestri Laserra Ingrosso, Belloli, Satanassi e Gasperin. Nel 2015 risulta secondo al 1° Concorso Veneto per Direttori (giuria Carnevali, Di Marino, Van der Roost).
Monique Cìola (pianoforte) vive il mondo musicale attraverso diverse espressioni e professionalità. Deve la sua formazione pianistica ad Antonella Costa e a Michele Campanella. Collabora con l'Ensemble Musica Ricercata di Firenze per progetti internazionali di ricerca ed esecuzione. Laureata al DAMS di Bologna, è coautrice del libro “Una fantastica storia della musica raccontata ai ragazzi” (Curci, 2016, Milano). Pubblicista dal 2006, fa parte dell’Associazione Nazionale Critici Musicali. Si occupa con entusiasmo di divulgazione musicale, direzione artistica e insegnamento.

Agnes Bashir Dzodtsoeva è nata a Tbilisi (Georgia). Già a sei anni ha manifestato il suo talento musicale, cominciando il percorso di studi alla Scuola Musicale di Vladikavkaz, nell’Ossezia del Nord. Si è laureata all’Accademia Russa di Musica a Mosca nel 1968, dove ha conseguito il Master in Musicologia e Composizione. È cofondatrice della Scuola di Musica e Balletto di Baghdad, partecipando alla rinascita dell’Orchestra Nazionale Sinfonica Irachena. Dal 1992 risiede ad Amman, in Giordania. Ha lavorato al Conservatorio Nazionale di Musica ed ha partecipato al Jarash Festival nel 1994 e 1995, suonando sue composizioni. Nel 2000 ha fondato la AAWM (Arab Alliance of Women in Music). Recentemente si è trasferita a Stoccolma (Svezia). È membro della FST (Swedish composers society) e della KVAST (Women composers society).

L’argentina Adriana Isabel Figueroa Mañas è compositrice di musica cameristica e sinfonica, produttrice musicale per film, animazione e videogames, autrice di canzoni, saxofonista, flautista, insegnante e autrice di storie per l’infanzia. Si è laureata nel 1997 alla Scuola di Musica dell’Università Nazionale di Cuyo nella regione di Mendoza (Argentina), dove ha completato anche un Master in musica latino-americana, approfondendo inoltre jazz, improvvisazione, composizione cameristica e orchestrazione, compresa la tecnica di orchestra contemporanea. È vincitrice di concorsi di composizione (Argentina, Italia, USA). Sue opere sono state eseguite in tutto il mondo e pubblicate da editori americani ed europei. Come saxofonista della “West jazz band” ha partecipato ad impostanti festival jazz argentini. È stata nel direttivo della International Alliance of Women in Music (IAWM) per due mandati, oltre ad essere socia della stessa e della FADEC (Argentinean Foundation of Woman Composers). È membro associato della Latin Grammy Academy. Attualmente insegna musica, composizione, orchestrazione, flauto e saxofono. Compone e produce musica originale per diversi generi di prodotti multimediali (animazione, videogames, film, ecc.) lavorando nel suo Paese e all’estero come freelancer.

Rae Howell è una compositrice e polistrumentista australiana. È direttrice di Sunwrae, che è un ensemble, una etichetta discografica e un’editrice di spartiti. Lavora in diversi progetti per film, teatro, danza e multimedia. Si è laureata all’Università di Melbourne in Australia (Bachelor of Musica) e presso la Guildhall School of Music & Drama a Londra in Inghilterra (Master of Music), collaborando per la realizzazione di un considerevole catalogo di album, edizioni musicali e incisioni. Si è esibita per Royalty a Londra e in altri festival internazionali e concerti con Sunwrae e altre produzioni in Australia House London, Shakespeare's Globe Theatre, Ho Chi Minh City Opera House Vietnam, SxSW Festival U.S.A., Museu de Arte Moderna Bahia Brazil, Sydney Opera House, Golden Plains, Brisbane Festival, The Famous Spiegeltent ed altri. Ha ricevuto la Borsa di studio Aschberg UNESCO, la Finzi Trust Scholarship, la Guildhall Trust Scholarship e il Premio Eric Stokes Award, e altre che le hanno permesso di essere Artista in Residenza in USA, Canada, Sud America, Africa, Europa, Palestina, Vietnam e Australia.

La compositrice Dzintra Kurme-Gedroica è nata a Riga (Lettonia) nel 1968. Ha studiato pianoforte presso la “Mediņš” Music School, quindi musicologia presso il “Mediņš” College of Music. Laureata in composizione nel 1993 presso l’accademia di Musica Lettone “Vītols” in 1992, dal 2003 è membro dell’Unione dei Compositori Lettoni (LCU). È molto conosciuta nel suo Paese per la musica cameristica e per le composizioni di organo e coro. Sue opere sono state eseguite in Estonia, Lituania, Svezia, Francia, U.S.A., Giappone, Russia and altri Paesi ancora. Dal 1992 lavora nel Dipartimento di Musica della biblioteca dell’Accademia di Musica della Lettonia e dal 1998 ne è direttrice.

Edewede Oriwoh è una compositrice africana. Ha cominciato a scrivere musica da molto giovane e si è dedicata soprattutto alla musica sacra, componendo numerosi inni e parti della liturgia. Ha composto in differenti lingue (inglese, hausa, yoruba, igbo, ishan, efik, gaelic e idoma). È la fondatrice di AfricanComposers.com . Numerosi suoi canti sono stati eseguiti in prima assoluta a Watford e Oxted, in Inghilterra, e sono stati trasmessi dalla Nigeria Television Authority (NTA) Entertainment Channel. Edewede Oriwoh esprime la sua creatività musicale pur senza aver seguito regolari studi accademici. Possiede un Master in Sicurezza Informatica ed Informatica Forense, e ha un Dottorato di Ricerca di in Cyber-Security per Residenze Domotiche.

Le opere della compositrice canadese Laura Pettigrew sono state fin da subito apprezzate nei territori del Canada Occidentale, ma ora la sua produzione e il suo stile sono conosciuti in tutto il mondo. Ciò che la contraddistingue è infatti il suo amore per la condivisione. È stata ed è tutt’ora Artista in Residenza a livello internazionale. La sua passione per la storia e la cultura tradizionale di tutto il mondo hanno ispirato il suo studio per la tecnica e lo stile di strumenti etnici, rendendo la sua professione ancora più autentica. Le sue opere sono state eseguite in prima assoluta ai GRAMMY® Award, dai Solisti Veneti (Italia), dalla Regina Symphony Orchestra (Canada), dai Massive Brass Attack (Portogallo), Nicole Gi Li e Corey Hamm (Piano Erhu Project or PEP) e Foothills Brass (Canada) ed incise da solisti ed ensemble internazionali. Grazie alla composizione della colonna sonora del cortometraggio “The Sky Came Down” (regia Larry Baumann, 2012), Laura Pettigrew si è guadagnata una visibilità internazionale. La sua musica è stata definita dalla critica come “spettacolare, mozzafiato, ispirata” (Reel Rave International Film Festival, 2013); “sublime, con uno stile che ricorda la serie Game of Thrones...semplicemente fantastica” (Regina Leader Post); and “Bellissima” (LA9 SAT Television Station, Padova, Italia). Nel 2017 le sono state commissionate un’opera per il 150° anniversario del Canada ed un’altra per il Canada Mosaic Project per il Manotick Brass Ensemble e la l’Orchestra Sinfonica di Toronto.

Nata nel 1994 nella provincia cinese di Hebei, Zhang Wen ha iniziato gli studi di composizione all’età di 19 anni e si è diplomata al Tianjin Conservatory of Music sotto la guida del professor Xu Changjun. Le sue opere maggiori includono la lirica "Sun-glow", il trio d’archi "Meditation", "The First String Quartet"(eseguito dal Kreutzer Quartet) e il brano per ensemble di percussioni "Echoing from the Mountains".

La compositrice Marilena Zlatanou è nata ad Atene, in Grecia, nel 1950 e dal 1973 vive in Norvegia. Ha studiato al Thessaloniki State Conservatory (Grecia), alla Guildhall School of Music and Drama di Londra (Inghilterra) e ad Oslo (Norvegia) presso l’Østlandets Musikkonservatorium e la State Opera Academy. Dal suo debutto come cantante nel 1979, accolto dalla critica con eccellenti recensioni, ha proseguito la sua carriera come voce classica e come direttrice di coro, sia in Grecia sia in Norvegia, esibendosi anche in Inghilterra, Israele, Lettonia, Olanda, ecc. Il suo repertorio è molto ampio ed esteso, spaziando dalla musica medievale alla contemporanea, con una attenzione particolare per quelle opere immeritamente dimenticate come per esempio la musica delle compositrici. Ha debuttato lei stessa come compositrice nel 2007, ricevendo numerose commissioni ed esecuzioni in Norvegia, Grecia, Italia, Portogallo, Belgio e U.S.A., con passaggi in trasmissioni radiofoniche americane. I suoi lavori hanno sempre raccolto commenti positivi e nel 2008 Marilena Zlatanou è stata premiata con il Nesodden Municipality Culture Price.

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venerdì 27 luglio_ore 17
Biblioteca di PINZOLO

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mercoledì 3 ottobre_ore 20.30
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Altopiano della Vigolana

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Biblioteca di ARCO

venerdì 9 novembre_ore 20.30
Biblioteca di LAVIS

venerdì 23 novembre_ore 20.30
Biblioteca di Strigno Castel Ivano

martedì 11 dicembre_ore 11.00
CONVEGNO SULLE
COMPOSITRICI Trento, Aula Magna
del Liceo “Rosmini”

martedì 11 dicembre_ore 20.30
CONCERTO
Trento, Aula Magna
del Liceo “Rosmini”

31 gennaio_ ore 16.30
VILLA LAGARINA
Palazzo Libera

5 febbraio_ore 18.00
TRENTO
Biblioteca Comunale
Sala degli Affreschi

15 febbraio_ ore 20.30
CALLIANO
Municipio, Sala consigliare

28 febbraio_ ore 18.30
ROVERETO
Biblioteca civica, Sala dell’Annona
per i Momenti Musicali
dell’Associazione
Filarmonica di Rovereto

Crediti: Teresa Procaccini, foto di Giacomo Nuzzo; Marina Giovannini e Ensemble Chaminade, foto di Alessandro Zanon; Vilma Campitelli, foto di Fabrizio Centioni



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